OtherMovie Lugano Film Festival nasce nel 2012 con l’intento di svolgere sul territorio ticinese il ruolo di intermediario, di ponte tra le culture dell’Est e dell’Ovest nell’ambito della cinematografia, ma non solo. La missione del Festival è quella di portare a Lugano e in Ticino nell'arco di pochi giorni realtà poco conosciute da noi, rassegne che possano tematizzare dal loro punto di vista, un punto di vista diverso, altro - da lì il nome del festival - questioni comuni a tutti. In tal senso, ogni anno OtherMovie si presenta al suo pubblico con una tematica specifica: l’ultima edizione, tenutasi dal 5 al 11 giugno 2016, ha scelto il tema “Transizioni e Migrazioni”.

 

La programmazione 2016 si è sviluppata attorno alla tematica degli spostamenti, delle migrazioni, delle divisioni e dei muri che ci spaventano, delle storie di chi è protagonista. Di chi parte, di chi resta e anche di chi accoglie per spirito di solidarietà. Nasce da questa comunità d’intenti il sodalizio tra la “Settimana della solidarietà” e OtherMovie, che nel corso di questa iniziativa di sensibilizzazione presenterà quattro cortometraggi:

MERCOLEDÌ 05 OTTOBRE 2016, AULA MAGNA SCUOLE, RANCATE, 19.00-21.30

 

19.00–19.45 Apertura (FARIntercultura e Drago Stevanovic di OtherMovie) e rinfresco organizzato dal Progetto Specchio di Novazzano

 

19.45–20.45 Proiezione dei cortometraggi:

 

Ahlem | di Alessandra Pescetta | Italia 2015|18’

Con Ahlem Benjeannette, Viktoria Rzepa, Savì Manna /Introduzione film dell’autrice Alessandra Pescetta

Ahlem e Victoria sono due adolescenti con radici lontane (Tunisia e Polonia), che però sono fiorite in terra siciliana. Tu cosa sogni? Chiede una all’altra. È la domanda che si fanno spesso quando si trovano da sole. L’Imam chiede al centro profughi di cui Ahlem è volontaria, di preparare l’accoglienza per i nuovi migranti che stanno raggiungendo la Sicilia. Quando tutto è pronto, nella lunga e preoccupante attesa, Ahlem riprende il gioco dei sogni, e questa volta svela a Victoria perché il suo nome Ahlem significhi “sogni”.   

 

(A)mare Conchiglie | di Kyrahm e  Julius Kaiser | Italia 2015 | 20’

Con Anselmo Noè Chessa, Ambra Stucchi, John, Gentle, Promise, Theo e Kyrahm

È quasi ora del tramonto sul litorale di Nettuno, teatro del drammatico sbarco durante la seconda guerra mondiale. Un convivio poetico in mezzo al mare. Cibo e storie condivisi dagli ospiti di quest’insolito banchetto: i migranti africani raccontano la loro odissea per fuggire da insostenibili condizioni in Nigeria prima, dove hanno perso i loro cari durante i conflitti politico-religiosi, per poi arrivare in Libia, dove hanno trovato la guerra e l’inferno delle carceri sotterranee; Il dolce anziano originario della Sardegna, partito alla volta della Germania nel dopoguerra, evoca il tempo in cui gli italiani emigravano ammassati nelle stazioni con le valige di cartone. Un esodo che rimanda ai secoli scorsi, quando ci si imbarcava sulle navi dirette in America. Ma è la donna nata da un immigrato africano e da una siciliana a svelare particolari commistioni tra differenti culture, in un'insolita storia di famiglie combattute tra disonore e amore. Al termine del convivio, tutti partecipano al rito del sale gettato in mare. Per ricordare i fratelli che non ce l’hanno fatta. Per restituire il mare al mare.

Performance Art estemporanea avvenuta e documentata dal vivo di fronte al pubblico presente in spiaggia nel Luglio 2015 in occasione della Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio.

 

Vivo e Veneto | di Francesco Bovo e Alessandro Pittoni | Italia 2013 | 8’

Un meccanico di biciclette prende con sé a lavorare un giovane africano e tenta di insegnargli la sua lingua (il dialetto veneto).

 

March 1983 di Al Fadhil |Svizzera-Iraq |2015|6’27” Lingua originale: Inglese

Una vecchia fotografia con Saddam Hussein. Una vicenda di famiglia. Il passato di un intero paese. Al Fadhil rivela con sofferta delicatezza le origini dell’immagine, che ritrae il padre e un fratello con il dittatore, e ci riporta per un breve e intenso  istante dietro le quinte del regime iracheno negli anni 80.

 

20.45–21.30 Discussione con la regista Alessandra Pescetta e collegamento skype con il regista Al Fadhil