Aspettando l'edizione 2018
RAPPORTO SULL’EDIZIONE 2017 DI OTHERMOVIE LUGANO FILM FESTIVAL
Aspetti generali
Il bilancio della sesta edizione di OtherMovie Lugano Film
Festival, svoltasi dal 5 al 14 giugno scorsi, è per noi senz’altro
positivo. Si è confermato infatti il trend di costante crescita globale che
caratterizza la manifestazione nel suo piccolo fin dalla sua creazione. Diversi
segnali, piccoli e grandi, ci danno fiducia per il proseguo dell’attività.
Svolgimento
Il festival ha toccato come di consueto diverse location sparse
sul territorio luganese e cantonale. Casa Astra a Mendrisio e Gallery
Art on… Paper di Paradiso– che ha ospitato una sorta di
pre-festival –, i cinema ArtHouse Lux di Massagno e il Cinestar di
Lugano sono stati i nostri partner per l’edizione alle spalle. La serata
inaugurale si è tenuta al Studio Foce di Lugano. Il concorso [S]guardo
da vicino si è tenuto durante l’ultima giornata di proiezioni. Come sempre,
la manifestazione si è appoggiata anche a proposte musicali e di arti visuali.
Quest’anno inoltre – in linea con la politica di proporre eventi spalmati
durante l’anno – OtherMovie ha avuto uno spin-off durante la 70esima edizione
del Festival del Film di Locarno.
Esito
Il tema dell’edizione è stato la violenza, declinato nelle sue
varie accezioni e affrontato cinematograficamente, come pure con altre chiavi
di lettura artistiche. Diverse delle nostre proposte sono state accompagnate da
dibattiti – in alcuni casi vivaci – che hanno contribuito a confezionare il
quadro della nostra proposta culturale. La presenza di diversi autori delle
pellicole presentate e un pubblico attento e curioso hanno permesso di
tematizzare in maniera seria e delicata la tematica scelta, senza scadere – ci
auguriamo – nel superficiale e fornendo degli spunti per ulteriori riflessioni.
Per quanto riguarda il concorso, i premi
assegnati sono stati due. La giuria – composta da Victor Tognola, Andrea
Gambetta, Marian Bader, Arminio Sciolli e Gaston Dufuy – ha premiato “Al di
là del mare”(IT) di Fabio Schifilliti come miglior film e “Whoever was
using this bed”(AUS) di Andrew Kotatko per la miglior regia.
Pubblico
Le presenze nel complesso sono state circa un
migliaio. Si tratta di una cifra in linea con quanto fatto l’anno scorso e in
crescita rispetto agli anni precedenti, ma il risultato è valutato
positivamente analizzando le giornate una per una. Mentre precedentemente vi
erano uno o due eventi a catalizzare una larga fetta di pubblico, lasciando le
briciole per le altre serate, quest’anno i visitatori sono stati più o meno
equamente distribuiti sull’arco di tutte le attività. Segno questo che – con un
programma azzeccato – le proposte di OtherMovie sono ritenute interessanti nel
loro complesso, che si è ormai creato uno ‘zoccolo duro’ di affezionati alle
manifestazioni e che ci sono le premesse per una crescita che possa consolidare
queste cifre.
Oltre alla quantità, a renderci soddisfatti è
anche la qualità del pubblico presente: interessato e attivo, è stato fonte di
scambi vivaci e stimolanti.
Impatto
Tra gli aspetti che ci infondono maggior fiducia,
vi è il crescente interesse degli addetti ai lavori per il festival. Un
interesse che rappresenta la linfa per manifestazioni come OtherMovie. Lo
testimoniano i numeri: sono state oltre 1'500 (da 94 Paesi) le pellicole
presentate per essere proiettate durante la kermesse. Un altro segnale che ci
fa intuire di essere sulla buona strada è l’interesse dei media e delle
autorità. A battezzare la sesta edizione abbiamo avuto l’onore di ospitare il
delegato cantonale per l’integrazione agli stranieri Attilio Cometta e
il sindaco di Lugano Marco Borradori.
Detto questo, OtherMovie misura il proprio
impatto anche confrontandosi con l’habitat naturale che l’ha visto nascere e
crescere, quel connubio di sensibilità e provenienze diverse – declinate in
chiave culturale – che hanno trovato nel Ticino e nella Svizzera il proprio
luogo d’incontro e di scambio. Infatti, malgrado il festival sia costantemente
in evoluzione e si stia aprendo a esperienze nuove e arricchenti, l’interesse
che generano le proposte che giungono da determinate realtà etnoculturali è
indice di quanto questo aspetto sia centrale per l’esistenza del festival.
Oltre alle comunità straniere, ci fa molto piacere notare che anche i partner
locali attivi sul territorio accolgano positivamente le attività di OtherMovie,
ponendosi come preziosi interlocutori da cui attingere.
Considerazioni conclusive
Il bilancio è come detto incoraggiante e ci spinge a continuare su
questa strada, cercando naturalmente di migliorare ulteriormente l’offerta
proponendo un menù di qualità più elevata. Per fare questo è inevitabilmente
necessario agire sulla voce dei finanziamenti, cercando di attirarne un numero
superiore a quello esiguo che ha contrassegnato il festival nei suoi primi anni
di esistenza. Le idee, l’interesse e un riscontro ci sono, bisogna riuscire ora
a dare un sostegno maggiore all’attività affinché i suoi propositi culturali e
integrativi siano ancor più efficaci.
Chiudiamo questo breve rapporto con l’invito a consultare il
programma dettagliato per le singole giornate e con l’auspicio che la sesta
edizione di OtherMovie Lugano Film Festival sia stata – come ci è sembrato
essere – un riconsolidato punto di partenza verso la manifestazione che
desideriamo proporre. A tal proposito, la settima edizione si svolgerà
nell’aprile del 2018 e possiamo fin da ora anticipare che sono in cantiere
diverse novità, fra cui una collaborazione ancor più stretta con il
Conservatorio internazionale di scienze audiovisive (Cisa). Una sinergia che ci
auguriamo possa permettere di portare sempre più i temi proposti da OtherMovie
sui banchi di scuola, proposito per altro già testato con successo in passato.
Nell’attesa di vedervi quindi durante la settima edizione, vi
salutiamo calorosamente ringraziandovi per l’interesse e il supporto sin qui
dimostratoci e per quelli che vorrete concederci in futuro.