Le traiettorie dell'arte

Studio Foce, via Foce 1, Lugano

Incontro con Alessandro Jasci: I miei primi anni 1970.

Ospiti della serata: Alessandro Jasci, Luca M. Venturi, Gilberto Isella, Andrea Cimini e Beatriz Arcari.

Ore 18.15 Presentazione del libro La memoria nutre la storia (Alessandro Jasci - Works and Performances 1966-2023), di Luca M. Venturi.

Alessandro Jasci, nato nel 1946 a Frisa, Italia, è riconosciuto come uno degli artisti più intensamente sperimentali della sua generazione e ha partecipato attivamente al fermento culturale degli anni ’70-’80. Jasci è un precursore dell’impiego della tecnica fotografica e video in arte, utilizzando le immagini come narrazione, nel quadro di una ricerca sul tempo nell’arte e nella visione. Opere che plasmano una sorta di rifugio visuale della mente, con l’obiettivo di annullare il tempo, per conferire ulteriore spazio a idee che si dilatano e si rivelano sempre più attuali.

Luca M. Venturi è il critico di riferimento del giovane gruppo milanese anni 1970 e comunicatore internazionale dell’arte di quel periodo. Curatore della serie Oscar Arte Mondadori e autore di cataloghi e libri d’arte, oltre a documentari per Rai 3.Gilberto Isella, poeta, saggista, autore teatrale e traduttore, è nato e vive a Lugano. Ha insegnato italiano al Liceo Cantonale di Lugano. Ha al suo attivo numerose raccolte poetiche. L'ultima, Arepo (2018), è stata finalista al Premio Camaiore e al Premio Bonanni Città dell'Aquila nel 2019.

Beatriz Arcari e Andrea Jasci Cimini, architetti e urbanisti, hanno sviluppato un percorso di ricerca sul tema del rifugio, sostenibile, transitorio, con progetti come l’Eco temporary refuge, Shared antarctic outpost ed Evolving lighthouse. Per OtherMovie, in linea con il tema dell’edizione, presentano una riflessione sul tema del rifugio, dal fisico al metafisico, dall’architettura all’arte. Hanno inoltre curato il cortometraggio dell’artista Alessandro Jasci, presentato in anteprima al festival.



Beatriz Arcari e Andrea Jasci Cimini, architetti e urbanisti, hanno sviluppato un percorso di ricerca sul tema del rifugio, sostenibile, transitorio, con progetti come l’Eco temporary refuge, Shared antarctic outpost ed Evolving lighthouse. Per OtherMovie, in linea con il tema dell’edizione, presentano una riflessione sul tema del rifugio, dal fisico al metafisico, dall’architettura all’arte. Hanno inoltre curato il cortometraggio dell’artista Alessandro Jasci, presentato in anteprima al festival

Ore 18.45 La Direzione del Festival propone al pubblico la proiezione del film-documentario: Fucina italiana, L’arte ai tempi di Alessandro Jasci | Regia di Beatriz Arcari | Svizzera |2024 | 20’ | Italiano | Produzioni Mediaconsult SA Lugano | Produttore esecutivo Andrea Jasci Cimini | Organizzazione e montaggio Beatriz Arcari | Fotografia di Fausto Cimini | Testi da un libro di Luca M. Venturi.


Inoltre, mercoledì 10 aprile 2024 alle 18.15 all’Art... on paper Bookstore & Gallery di Paradiso si terrà il vernissage della mostra personale di Alessandro Jasci nel quadro delle manifestazioni collaterali di OtherMovie. La mostra chiude lunedì 18 aprile 2024.

Ore 20.15 OtherMovie "L'Incontro" - The International Competition for Feature Film

Pierre Pinoncelli, The Artist Who Cut Off His Finger di Virgile Novarina | Francia | 2022 | 85’ | Lingua originale con sottotitoli in inglese.

Incontro con il regista e artista Virgile Novarina, regista del documentario.

Sinossi:  A partire dal 2011, Novarina ha filmato una serie d’interviste a Pinoncelli, per poi rintracciare testimoni dell’epoca e documenti inediti e rari negli archivi Malraux a Parigi, della Polizia nazionale e dell'INA. Nel suo film, Novarina fa rivivere i momenti chiave dell'opera di Pinoncelli e ne fa rivivere la memoria.

I più visti

Team 2018

L’economia e la società. L’economia e l’arte. L’economia e la cultura. OtherMovie Lugano Film Festival entra nella sua settima edizione toccando un tema vasto e scegliendo di trattarne alcuni aspetti legati alla nostra quotidianità, alla nostra attualità, ad alcune problematiche puntuali. La crisi scoppiata verso la fine degli anni 2000 in un modo o nell'altro ha toccato ogni continente e ogni cultura, influenzando la politica internazionale, modificando stili di vita, incidendo sulla quotidianità delle persone, mettendo a volte in discussione valori e convinzioni. Da sempre poi, sicurezza interna e globale sono minacciate dallo stretto legame fra terrorismo e soldi. Le sfumature insomma non mancano e come di consueto, anche quest'anno ogni sezione del Festival (cinema, musica, arte visiva, libri, approfondimento, conferenze) tratterà il tema da diverse prospettive e punti di vista, con pellicole e momenti di discussione e di riflessione, raccogliendo spunti e sguardi di realtà minori, poco coperte dai media internazionali, mettendo in luce le questioni d'attualità che uniscono Occidente e Oriente. Un programma pensato e proposto con lo spirito di apertura che dall’inizio contraddistingue la nostra rassegna no profit, basata sul volontariato.

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