1.  Abyme di Amin Saad | Svizzera | 2021 | 18’

Sinossi: Maxime, uno studente di cinema, dirige il suo primo film. Pieno di ambizione, durante le riprese si rende conto di quanto sia complesso dirigere un film. Di fronte alle battute d'arresto della vita, Maxime inizia un vero e proprio interrogatorio sulla sua arte e su se’ stesso.

2.  After We di Thomas Buergin | Svizzera | 2021 | 5’01”

Sinossi: Due personaggi si incontrano in un ambiente che esiste contrariamente alle convenzioni e alle leggi abituali. Vivono un incontro che allo stesso tempo rivela confini, spazi liberi e spazi intermedi.

3. Jo-Jo di Alec Handschin | Svizzera | 2021 | 5’36”

Sinossi: L'attore Paul Lehmann deve confrontarsi con le azioni che ha compiuto in un esercizio di recitazione andato male. Dov'è il confine tra la recitazione e la propria personalità?

4. Train of Thought di Jack R. Williams | Svizzera | 2020 | 3’35”

Sinossi: A volte è quando stai fermo che la tua mente si muove di più.

5. Mont Blanc di Nicolas Dozol | Svizzera | 2021 | 19’

Sinossi: Un viaggio a 5000 metri di quota in elicottero che attraversa la catena montuosa delle Alpi, accompagnato dalla poesia "Monte Bianco" di Percy Bysshe Shelley.

6. Danza matta di Vanja Victor Kabir Tognola | Svizzera | 2021 | 5’

Sinossi: La mattina dopo una festa sfrenata, David e Oscar scoprono che il loro coinquilino Robin sta ancora ballando. Che diavolo sta succedendo?

7. Swap - Don't Shop di Lara Jacobs | Svizzera | 2020 | 1’

Sinossi: Una signora incontra un ragazzo figo in una stazione degli autobus... il romanticismo non è lontano!.

8. Who is afraid of the black man? di Simon Gabioud | Svizzera | 2020 | 13’5”

Sinossi: «Nessun uomo di colore aveva mai messo piede in questo minuscolo villaggio svizzero prima del mio arrivo.» Nell'inverno del 1951, lo scrittore afroamericano James Baldwin trascorse alcuni mesi a Leukerbad, nel cuore delle montagne del Vallese, da dove proveniva il suo amante. Lì ha sperimentato la stranezza di un essere “negro”, come lo chiamavano i bambini, a volte terrorizzato, a volte incuriosito. Settant'anni dopo, in un mondo scosso dall'omicidio di George Floyd e in una Svizzera minata dalla discriminazione razziale, le parole di James Baldwin risuonano con una strana pertinenza.