Film selezionati e fuori Concorso ufficiale
LUX art house | Ore 18.00 [S]guardo da vicino Fuori Concorso
1 2002: ODISSEA
DALL’AFGHANISTAN di Diego Manfredoni | Italia | 2016 | 20’
Sinossi: Fino a che tutti non sono liberi, nessuno è libero. La straordinaria storia di Zahidi è quella di migliaia di profughi costretti a fuggire dal loro paese attraverso frontiere di mondi che facciamo fatica a credere.
2 THE COOCON di Hanif Moosavi | Iran | 2016 | 13’41”
(versione originale con
sottotitoli in inglese)
Sinossi: La storia del custode di una banca rimasto
chiuso all’interno di una grande cassaforte della banca
3 THE WHEELS ON THE BUS | Australia/North Korea |2016 | 9’45”
(versione originale con
sottotitoli in inglese)
Sinossi: Un autobus in panne nella compagna nord
coreana. I due autisti devono mettere da parte le loro diversità e superare una
serie di ostacoli per far ripartire il bus e consegnare il loro carico
puntualmente.
4 JAZZ ETUDE di Elena Gladkova | Russia
|2014 | 7’
(versione originale con
sottotitoli in inglese)
(PREMIO MIGLIOR FILM ARES-
SIFF / SIRACUSA INTERNATIONAL FILM&MEDIA FESTIVAL 2016)
Sinossi: Il film è un inno alla creatività che è
libera, refrattaria ad ogni regola o disciplina. Un film ironico e intuitivo.
La regista con questo lavoro è riuscita a cogliere l’esigenza di un popolo che
– possedendo l’arte della musica – ha la capacità di affrontare in modo
propositivo il sistema, a volte asfissiante, delle regole. Un film che mediante
la rappresentazione della capacità umana del divertimento riesce a modificare
la percezione dello status quo per immaginare un mutamento sociale.
5 ZEMLJA 2.0 (EARTH 2.0) di Igor Stanojevic | Serbia | 2017 | 12’ 30”
(versione originale con
sottotitoli in inglese)
Sinossi: Anja and Ahmo find themselves on
Earth 2.0, only to discover that things there are much the same as they were on
Earth.
6 SOUL OF CARMEN IN ANATOLIA di Mustafa Hamdi | Turchia |16’56”
(versione originale con
sottotitoli in inglese)
Sinossi: Nelle terre dell’Anatolia dove gli uomini
sono ancora considerati degli esseri superiori come i loro precedessori, una
notte Muazzez sente parlare di nascosto delle sofferenze della sua matrigna
durante un rapporto sessuale con suo padre. Muazzez comincia a porsi dei
quesiti sul ruolo della figura maschile che le è stato rappresentato dalla
società, dalla religione e dalle tradizioni e tutti i valori che giustificano
tale figura.
7 IMPORTANTE, MOLTO IMPORTANTE di Alessandra Pescetta | 2013 | 11’
Con Savì Manna e Ilenia Maccarone
Sinossi:
La grande onda di Hokusai e bianchissime foglie trasparenti, come a dire
l’impetuosità e la fragilità estrema. Sulle foglie son dipinti con tratti color
sangue i titoli di testa. Così comincia quest’opera breve di Alessandra
Pescetta, trasposizione della pièce di Savì Manna, che interpreta la parte
maschile. Poi ancora sovrapposizioni: una donna a fuoco ed un tessuto, una
rete, fuori fuoco. Poi una mano di uomo scosta la rete e compie il gesto
anonimo, rituale, di tirarsi su la zip dei pantaloni e aggiustandosi la
canottiera scrolla via quel momento come polvere, riparte e va via. La donna
resta, guarda nel vuoto. Un numero uno scritto su una foglia, come a dire uno,
il primo, è andato: “Avanti il prossimo!”.
Maria è la donna, accoglie i suoi
clienti in un piccolo tempio di raso e stampe orientali, il tempio è in un
edificio diroccato, scrostato, dove l’intonaco vien giù come il pudore. Delle
rotaie a terra girano su sé stesse, l’ambiente tutto intero, svelato a poco a
poco ricorda la piccola casa nella cattedrale di Tarkovskij.
I colori sono trasfigurati,
oppressivi, carichi di tutto il peso di una condizione senza uscita. Un uomo,
“il solito uomo sensibile” si direbbe, aspetta il suo turno ad occhi bassi,
vestito con un lungo impermeabile grigio, evitando ogni possibile contatto,
anche solo visivo, con “gli altri”, quasi a non volersi mischiare a loro, per
distinguersi e galleggiare. Ha con sé un violino, non vuol far l’amore, vuole
solo “adorare”. La paga ma va via dicendo grazie e scusa.