Ore 20.05 [Evento Speciale] Nuova Via della seta /OBOR (One belt, One road)

Nel 2013 il presidente Xi Jinping annuncia l’avvio della Nuova Via della Seta, un progetto ambizioso di sviluppo dei commerci e delle infrastrutture logistiche, di trasporto e di scambio nell’area euro-asiatica, che coinvolge sul suo percorso più di 60 nazioni collegate da tratte stradali, ferroviarie e marittime.

Dalla Cina fino all’Europa del Nord, si è aperto un grandioso cantiere strategico che si inserisce però in realtà difficili e si scontra con ostacoli e minacce, in particolare nelle regioni interessate da conflitti e tensioni religiose o politiche, ma anche sulla rete virtuale. Questo scenario lo racconta nel dettaglio ‘Eurasia e jihadismo, guerre ibride sulla Nuova Via della Seta’ (Carocci, 2017) il libro che fa da spunto al dibattito proposto da OtherMovie.

La serata permetterà di toccare molti aspetti della Via della Seta, come l’impatto che sta avendo o che potrebbe avere in futuro sulle regioni che attraversa, in particolare nel Mediterraneo, e il legame fra economia, insurrezioni e terrorismo; ma soprattutto, ci avvicineremo alla Cina di oggi, iniziatrice e traino di questo progetto, per comprenderne alcuni aspetti culturali al di là di facili stereotipi, per conoscere una realtà mediatica vivace e dinamica, e capire cosa ci racconta del paese questa ‘visione’ della Nuova Via della Seta, già definita ‘diplomazia infrastrutturale’.  

L’evento inizia alle ore 20.05 con la proiezione di due cortometraggi:

Mary di Grigory Kolomytsev |Federazione Russa | 2016 | 14’32’’

Un anno dopo la scomparsa di suo figlio, Mary viene a sapere che si trova nella Repubblica dell’Ingushetia, nel Caucaso del Nord, e che sarebbe un terrorista. Lo sente al telefono per un’ultima volta, sotto la sorveglianza dei servizi speciali.

Necessity has no law di Ahmed Hamed  | Egitto | 2017 | 6’

La maggior parte dei bambini nel mondo ha ambizioni e desideri per il proprio futuro. Non così Gamal, un ragazzino nato in una piccola città egiziana che lavora in una fattoria di mattoni, e che non ha sogni.

Segue un dibattito con: Alfonso Tuor, giornalista economico, conduttore TV e profondo conoscitore della Cina contemporanea; Gianluigi Negro, sinologo e ricercatore dell’Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina dell’Università della Svizzera italiana; Claudio Bertolotti, analista strategico ISPI e ricercatore sulle questioni del terrorismo e della sicurezza nel Mediterraneo.

Modera Chiara Sulmoni, giornalista e analista freelance. 

Alle ore 21.30 verrà proiettato il film Behemoth ( Cina | 2015 | 95’ | lingua originale, sottotitoli in inglese ) del regista cinese Zhao Liang*. Smarcandosi dal documentario sociale, per cui il regista si era fatto conoscere, il film approda a una dimensione di lirismo per raccontare il mondo degli umili in una società governata da un capitalismo caotico. La vita di tutti i giorni di una comunità mongola si trasforma in un viaggio dantesco. Un documentario che offre uno spaccato della società contemporanea e dello sviluppo economico cinese e, al tempo stesso, una tragedia dell’assurdo e un monito all’imprudenza umana. Il film sarà presentato dal direttore di OtherMovie Drago Stevanovic insieme a Zhang Meng (ACSE).

* Presentato in concorso alla Mostra di Venezia, Behemoth è la nuova opera di Zhao Liang, dall'acclamato regista di Crime and Punishment (Festival des 3 Continents 2007 - Miglior film) e Petition (Cannes Spécial Screenings 2009).

 

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Team 2018

L’economia e la società. L’economia e l’arte. L’economia e la cultura. OtherMovie Lugano Film Festival entra nella sua settima edizione toccando un tema vasto e scegliendo di trattarne alcuni aspetti legati alla nostra quotidianità, alla nostra attualità, ad alcune problematiche puntuali. La crisi scoppiata verso la fine degli anni 2000 in un modo o nell'altro ha toccato ogni continente e ogni cultura, influenzando la politica internazionale, modificando stili di vita, incidendo sulla quotidianità delle persone, mettendo a volte in discussione valori e convinzioni. Da sempre poi, sicurezza interna e globale sono minacciate dallo stretto legame fra terrorismo e soldi. Le sfumature insomma non mancano e come di consueto, anche quest'anno ogni sezione del Festival (cinema, musica, arte visiva, libri, approfondimento, conferenze) tratterà il tema da diverse prospettive e punti di vista, con pellicole e momenti di discussione e di riflessione, raccogliendo spunti e sguardi di realtà minori, poco coperte dai media internazionali, mettendo in luce le questioni d'attualità che uniscono Occidente e Oriente. Un programma pensato e proposto con lo spirito di apertura che dall’inizio contraddistingue la nostra rassegna no profit, basata sul volontariato.

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