Regia: Simon Broughton
La proibizione della musica da parte del governo Talebano in Afghanistan,
nel periodo dal 1996 al 2001, è stata la più violenta e dura della storia.
Eccetto che per alcuni canti a cappella, privi di accompagnamento strumentale, tutta la musica fu proibita e gli strumenti musicali distrutti e bruciati. Questo film documenta il grande momento in cui il paese si è nuovamente messo in contatto con la sua cultura musicale. Girato a Kabul e Peshawar (Pakistan) nel gennaio del 2002, appena due mesi dopo la caduta del regime Talebano, il film è più di un'introduzione alla musica dell'Afghanistan, ma mostra anche come questa, e l'intero paese, siano stati presi nel tiro incrociato dei vari regimi e governi che hanno segnato la storia di questa terra negli ultimi 25 anni. I musicisti di Kabul stanno ricostruendo la vita musicale quasi completamente annientata dell'Afghanistan.
Miglior documentario al Golden Prague Festival nel 2002.

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