Domenica 22/05 2022 alle 18, Casa Astra Via Rinaldi 2 6850 Mendrisio

18-18.40 Presentazione dei film realizzati dei membri della giuria OtherMovie presenta il direttore OtherMovie

Ospiti in presenza: Riccardo Galli e cast

Il  Cercatore di Riccardo Galli | Svizzera | 2020 | 24’ | vo italiano |

Direttore di fotografia: Mirko Salciarini Cast: Davide Romeo, Simone Ganser Sound Design: Pietro Buzzi Musica: Jeremy Lia.

Sinossi: Liam è un ex studente di filosofia. Oggi è un uomo smarrito, disincantato, privo di ogni scintilla di curiosità per l'universo in cui vive. La bussola è la soluzione. Una società nata con lo scopo di aiutare gli afflitti che si rivolgono a loro, inviando nelle loro case il dottor Kolb e il dottor Becker. Questi due uomini insoliti offriranno la loro esperienza per aiutare a fare una scelta cruciale per l'esistenza di Liam, purché comprendano la sofferenza e le ragioni che li hanno portati a questo incontro.

18.30- 20.30 Aperitivo e cena in comune

20.30 La processione di Daniela Baiardi | Svizzera | 2021 | 4’ |

Opera di videoarte.

La sezione di OtherMovie “L'Incontro” - The International Competition for Feature Film, presenta:

20.40 I sogni di lago salato di Andrea Segre | Italia | 2015 | 72’ | in italiano | Introduzione: Roberto Rippa, Movimento senza voce

Sinossi: Il Kazakistan oggi vive l’euforia dello sviluppo che l’Italia non ricorda nemmeno più?.Eppure, la sua crescita e? legata a doppio filo con l’economia italiana. La crescita dell’economia kazaka, pari al 6% annuo (un tasso che l’Italia ha avuto solo negli anni ‘60), e? basata in gran parte sull’estrazione di petrolio e gas. L’ENI ha un ruolo chiave nella gestione dei giacimenti kazaki e molti sono gli italiani che lavorano in Kazakistan, in particolare nelle regioni intorno al Mar Caspio, dove è stato girato questo film.

Le immagini delle grandi steppe euroasiatiche, degli spazi infiniti e ordinati delle terre post- sovietiche si intrecciano nel film e nella mente dell’autore con le immagini dell’Italia anni ‘60, trovate sia negli archivi ENI che in quelli personali girati dalla madre e dal padre di Andrea Segre, che negli anni ’60, ventenni, hanno vissuto l’euforia della crescita.

Viaggiando tra Aktau e Astana, tra le steppe petrolifere a ridosso del Mar Caspio e l’iper-modernità della neo capitale, il film si ferma ad ascoltare le vite e i sogni di vecchi contadini o pastori e di giovani donne le cui vite sono rivoluzionate dall’impatto delle multinazionali del petrolio nell’economia kazaka. I loro racconti dialogano a distanza con quella di uomini e donne italiane che cinquant’anni fa vissero simili emozioni e speranze.