Il tema 2025: Identità: la memoria che nutre il futuro

Data: mercoledì 26 marzo 2025 dalle 13.15 alle 14.45   Luogo: Auditorium CPT Trevano

Moderatore: Luca Moscatelli, docente CPT Trevano, membro Team CEBe e responsabile della comunicazione della sede

Ospiti:

Drago Stevanovic, Direttore OtherMovie Lugano Film Festival

Dr. Stavros Rantas, protagonista del film “II porto senza mare”

Marco Carbone, regista del trailer OtherMovie 2025

Giovanni Speranza, regista e editor 3D

 

 

Presentazione del film e incontro con regista e protagonista

 

II porto senza mare di Drago Stevanovic | Svizzera | 2024 | 23’

Sinossi: Il documentario è un ritratto poetico del dottor Stavros Rantas. Un breve ma significativo viaggio nell'amore per la sua terra natìa, l'isola greca di Ikaria, e quello per il Paese che l'ha accolto, in particolare la cittadina di Chiasso. Compagne di viaggio, il benessere e la filosofia dello slow food, ingredienti centrali del Club Ikaria - Natura e Cultura, del quale Rantas è fondatore e presidente.

 

Critica

Il film dimostra, in una poesia per immagini, che la Memoria nutre la Storia.  Il ricordo, le storie, le immagini "en ligne clair", il sapore della musica di Linos Rantas, l’arte del regista, non si limitano a riaffermare il prepotente desiderio di narrazione, affabulazione e mito. In terra di Grecia poi...     

Ecco che questo "Porto senza mare" disegnato da Drago Stevanovic con l'essenziale contributo del dottor Stavros Rantas stabilisce che il ruolo dell'arte è quello di descrivere l’essenza del tempo come superamento di un limite e quale possibilità effettiva del sovvertimento; di tutto. O almeno di molto.

Luca M.Venturi

 

Masterclass: L’Intelligenza artificiale: Il futuro del Cinema? Con Marco Carbone e Giovanni Speranza, registi. Hanno realizzato trailer per la quattordicesima edizione. Oltre presentazione il lavoro parlano anche  l’utilizzo intelligenza artificiale nel cinema.

 

[11:57, 13/12/2024] Joe_Giovanni Speranza: L'AI ha un'evoluzione velocissima, quindi ciò che dirò oggi potrebbe sembrare preistoria tra tre mesi. Tuttavia, possiamo già prevedere alcuni dei prossimi progressi. Allo stato attuale, l'AI è uno strumento fantastico per la creazione di immagini. Il processo è il seguente: da testo a immagine, poi da immagine a video.

 

Il testo, ossia il prompt, determinerà quanto la vostra idea potrà essere compresa dall'AI. Più il testo è semplice, più il risultato sarà casuale. Se volete un risultato molto preciso, dovrete creare prompt dettagliati, che possono occupare anche intere pagine, suddividendoli in settori come luci, production design, macchina da presa, epoca storica, attori, trucco, costumi, design, ecc.

 

In alternativa, si può disegnare o generare uno scenario con un software 3D e darlo "in pasto" all'AI, aggiungendo un prompt che descriva come si desidera che venga trattato. Usare il 3D per spiegare all'AI ciò che si vuole ottenere è estremamente efficace e preciso, permettendo di dirigere la scena in maniera perfetta.

 

Una volta generata un’immagine, ad esempio con LeonardoAI, la si può importare in strumenti come Runway per animarla. Anche in questo caso sarà necessario accompagnare l'immagine con un prompt per spiegare all’AI cosa si desidera ottenere.

 

Va detto, però, che siamo ancora in una fase embrionale: l’AI, per il momento, non conosce appieno la fisica e l’anatomia applicate alle immagini. Di conseguenza, si basa sui suoi "ricordi" per generare contenuti, commettendo errori come ruote di auto che non girano, dita che si moltiplicano, occhi deformati, e così via. Tuttavia, sappiate che quando l’AI comprenderà la fisica, la dinamica, l’anatomia e il funzionamento meccanico degli oggetti, potremo generare video perfetti.

 

Il futuro dell’AI nel cinema

Qual è il futuro dell'AI? Hollywood smetterà di esistere?

 

Esistono diverse teorie. Una delle più diffuse è che presto tutti saranno in grado di creare i propri film, portando alla nascita di una nuova categoria di contenuti sulle piattaforme di streaming, denominata AI. Potrebbero anche emergere nuove piattaforme dedicate.

 

Gli autori di questi film potrebbero guadagnare direttamente dai loro lavori, democratizzando l’industria cinematografica. Questo processo potrebbe avere un impatto economico positivo in regioni povere del mondo come l’Africa, il Sud America e l’Asia, dove anche le persone più svantaggiate potrebbero generare reddito utilizzando solo la loro immaginazione e una connessione Internet minima. Per creare un prompt, infatti, basta una connessione estremamente lenta.

 

Grazie a tecnologie come Starlink, chiunque, anche dai luoghi più remoti, potrebbe pubblicare film e partecipare a questo nuovo mercato creativo. L'AI potrebbe diventare l'Uber o l'Airbnb della creatività.

 

Tuttavia, quando tutti saranno in grado di fare tutto, il mercato rischierà di appiattirsi. Come già accaduto con la musica, il sovraffollamento di contenuti potrebbe rendere ogni opera quasi introvabile, a meno che non si tratti di idee virali o supportate da ingenti investimenti pubblicitari su media tradizionali come TV, giornali o riviste. In altre parole, democratizzeremo il cinema, ma senza l’investimento di una major sarà estremamente difficile emergere.

 

Un altro possibile sviluppo, forse parallelo al primo, potrebbe annullare questa democratizzazione sul nascere: l’AI potrebbe iniziare a generare film autonomamente, senza bisogno di prompt. Grazie alla sua conoscenza, sarebbe in grado di creare milioni di film ogni giorno. Questo porterebbe certamente alla produzione di opere straordinarie, ma rischierebbe anche di concentrare ulteriormente la ricchezza nelle mani di un’élite, lasciando agli altri solo le briciole.

 

Inoltre, questa trasformazione potrebbe incontrare forti resistenze da parte di varie categorie professionali, che potrebbero spingere per l’introduzione di leggi volte a limitare l’uso dell’AI. Tuttavia, sarà difficile frenare questo progresso tecnologico.

 

Breve CV Giovanni Speranza

“Ha iniziato a filmare da teenager negli anni ’80 e non ha mai smesso, costruendo una carriera di oltre trent’anni. Dopo 15 anni a Teleticino e 14 alla SSR come regista, ha creato format televisivi originali e si è distinto come formatore e regista alla RSI. Docente alla CISA e precursore del color grading digitale, ha collaborato con artisti del calibro di Dua Lipa nel reparto production design. Già membro di giuria in un festival nel 2023, da due anni è indipendente e si dedica alle nuove tecnologie come il set extension virtuale, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale.”

 

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