In particolare AFAT vuole unire le realtà operanti nel settore degli audiovisivi del Canton Ticino, promuovendo attività economiche legate alla cultura, e iniziative intese al miglioramento e al perfezionamento professionale, nonché difendere e promuovere gli interessi generali e professionali dei propri membri.

Di primaria importanza per AFAT è inoltre interagire con le istituzioni e con gli enti intenzionati ad avere rapporti con il settore degli audiovisivi del cantone, intraprendendo nel contempo contatti al fine di promuovere il settore di film e audiovisivi in Svizzera e all’estero.

Il nuovo comitato è composto da Michela Pini, Tiziana Soudani, Niccolò Castelli, Nicola Genni, Fulvio Mariani e Alberto Meroni, al fine di garantire la più completa rappresentanza possibile al mantenimento, sviluppo e crescita della categoria, in modo eterogeneo e trasversale. Il Comitato che sarà rappresentato ufficialmente dal regista e produttore ticinese Adriano Kestenholz, che è stato nominato quale presidente, all’unanimità dell’assemblea.



Rassegna film:

C’est la faute à Rousseau qu’on s’appelle tous Mohammed

Regia: Mohammed Soudani, 5’

«Signor presidente, un tal Rousseau difende i rivoltosi». Primavera araba, 2012. Jean-Jacques Rousseau, 1712. Il tempo si accorcia, la cruda realtà contaminata dal surreale cala un pensatore del Settecento nella quotidianità del terzo millennio. Polvere, sangue, battaglia, oppressione. Un pensiero. Chi è al potere? Pupazzi. Fantocci. Presidenti meritevoli di un premio: la Scarpa d’oro. Ma una non basta.

Death for a unicorn

Svizzera 2012, 15’
Regia: Riccardo Bernasconi, Francesca Reverdito

Il piccolo Billy vive tiranneggiato dalla mostruosa zia, che ogni giorno lo trascina al cimitero obbligandolo a ripulire la lapide del defunto zio. Proprio al cimitero Billy farà amicizia con Myrtle, una fantasmina sospesa tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Ma liberare Myrtle e lasciare che possa finalmente salire in cielo, significa per Billy perdere l’unica vera amica che abbia mai avuto.

Segantiniana/Il Ciclo del Nirvana

Svizzera 2012, 24’11”
Regia: Adriano Kestenholz

Un viaggio musicale nel cuore di uno dei grandi capolavori della pittura simbolista europea; il Ciclo del Nirvana che Giovanni Segantini ha dedicato al tema del “Castigo delle Lussuriose” e delle “Cattive Madri”. “Segantiniana” propone una lettura dei quattro dipinti che procede sul filo di un’interpretazione musicale – per soprano, contralto e otto strumenti – scritta dal compositore svizzero Luigi Quadranti (1941): un film a partire da una musica a sua volta ispirata a un’opera pittorica, per ritrovare qualcosa dell’originaria e inattingibile potenza significante che muove la creazione dei capolavori.

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Team 2018

L’economia e la società. L’economia e l’arte. L’economia e la cultura. OtherMovie Lugano Film Festival entra nella sua settima edizione toccando un tema vasto e scegliendo di trattarne alcuni aspetti legati alla nostra quotidianità, alla nostra attualità, ad alcune problematiche puntuali. La crisi scoppiata verso la fine degli anni 2000 in un modo o nell'altro ha toccato ogni continente e ogni cultura, influenzando la politica internazionale, modificando stili di vita, incidendo sulla quotidianità delle persone, mettendo a volte in discussione valori e convinzioni. Da sempre poi, sicurezza interna e globale sono minacciate dallo stretto legame fra terrorismo e soldi. Le sfumature insomma non mancano e come di consueto, anche quest'anno ogni sezione del Festival (cinema, musica, arte visiva, libri, approfondimento, conferenze) tratterà il tema da diverse prospettive e punti di vista, con pellicole e momenti di discussione e di riflessione, raccogliendo spunti e sguardi di realtà minori, poco coperte dai media internazionali, mettendo in luce le questioni d'attualità che uniscono Occidente e Oriente. Un programma pensato e proposto con lo spirito di apertura che dall’inizio contraddistingue la nostra rassegna no profit, basata sul volontariato.

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